Questo strumento multimediale è stato realizzato in seno al progetto Smart cities, iniziativa dell’Anci, Associazione nazionale dei comuni italiani, per lo sviluppo tecnologico, ambientale, culturale ed economico delle città italiane in ottica “intelligente”.
Siracusa è stata selezionata grazie al bando “Energia da fonti rinnovabili e ICT per la sostenibilità energetica”, promosso da Cnr e Anci, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico e archeologico e nel contempo di monitorare lo stato di salute della città attraverso un sistema integrato di sensori posti su totem, auto e biciclette della polizia municipale. L’iniziativa è in collaborazione con vari istituti del Cnr: l’Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam), l’Istituto di biometereologia (Ibimet), l’Istituto per le tecnologie della costruzione (Itc) e l’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Isof).
Come funziona Welcome to Siracusa
Il metodo utilizzato è ormai quello collaudatissimo del QR-Code: una volta scaricata l’applicazione sul proprio cellulare o tablet, si gira per la città alla ricerca dei punti di interesse archeologico segnalati dalla mappa georeferenziata integrata. Raggiunto il punto, si cerca la targhetta con il QR-Code, si inquadra e si scatta. Le informazioni disponibili, a questo punto, sono di vario tipo: testuali, video, fotografiche.
I pro
La app è di facile utilizzo. Le schede monumento, ben fatte e con informazioni precise e puntuali, hanno due livelli di approfondimento: il primo è un riassunto della storia dell’edificio (per chi va di fretta); il secondo spiega un po’ più nel dettaglio le fasi costruttive, le vicende storiche, i diversi utilizzi del monumento. È possibile anche selezionare il racconto video, accattivante e immediato, che riporta oltre alla storia dell’edificio, anche la sua ricostruzione 3D. Le fotografie aeree, riprese da drone, risultano infine utili per avere una visione d’insieme dell’intera zona.
I contro
Mappe a confronto, si nota subito una discrepanza: i punti di interesse inclusi nella app sono molto pochi (3 a Ortigia e 11 nell’area della Neapolis e del teatro) e riguardano solamente i resti archeologici della città, mentre quelli del sito, con tanto di brevi schede esplicative, comprendono anche monumenti di altro tipo, come chiese, portali, edifici di età medievale o borbonica. L’applicazione, al momento, propone dunque un tour squisitamente archeologico: una scelta non proprio felice in un’ottica di valorizzazione complessiva del territorio.
Il sistema informativo è costituito dalle targhette coi QR-Code e dai totem interattivi multimediali, che dovrebbero fornire informazioni turistiche e ambientali. Le targhette, però, sono molto piccole e non sempre risultano visibili (se non ne conosci l’esistenza, è difficile trovarle), mentre i totem attualmente non sono funzionanti e questo limita molto la fruizione.
I video, infine, sono probabilmente stati pensati per uno schermo più grande di quello del cellulare: tutte le scritte che compaiono non sono leggibili perché troppo piccole e questo è un peccato, perché avrebbero fornito qualche dato in più.
Nn funziona
Impossible à ouvrir
ma è una app molto vecchia, sicuramente non esisterà più