La nuova avventura grafica Beyond Our Lives – sviluppata per Toscana Promozione Turistica e ambientata nella regione tra i resti della civiltà etrusca – non si differenzia molto dalle precedenti produzioni TuoMuseo per i beni culturali, Father and Son e Past for Future.
L’imprinting di TuoMuseo
Il format non cambia, c’è sempre un evento luttuoso a provocare il ritorno in Italia del protagonista. In Beyond or Lives a tornare è Lavinia, studentessa di archeologia che vive all’estero e che, una volta in Toscana e grazie alle ricerche dell’amico fraterno Sergio, compirà un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta degli Etruschi e della loro cultura, immedesimandosi nella nobildonna Larthia. La soluzione del mistero che avvolge il lavoro di Sergio viene condotta con una sorta di investigazione da parte di Lavinia e della sua amica d’infanzia Valentina.
Immancabile e, come sempre, molto piacevole è la cura del dettaglio, come nelle colonne sonore del compositore polacco Arkadiusz Reikowski e nella scenografia curata da Valerio Todaro. Le località riprodotte sono veramente molte: prima tra tutte Cortona, dove è ambientata la vicenda principale, poi le necropoli di Chiusi, Populonia, Rosignano Marittimo, Vetulonia, Volterra.
Il progetto dunque non aggiunge molto a quanto già visto in passato, e ciò induce a nutrire dubbi sull’originalità delle prossime produzioni (per esempio il già annunciato Father and Son 2), e fa temere una ripetitività che alla lunga può logorare le ottime basi da cui è partito TuoMuseo.
Un’aria diversa e fresca: A Life in Music
In realtà, l’associazione si è già cimentata in una narrazione alternativa in A Life in Music, avventura grafica prodotta dal Teatro Regio di Parma (il primo teatro lirico al mondo a puntare su questo genere di divulgazione). Uscito a marzo di quest’anno, il videogioco dal punto di vista tecnico somiglia molto agli altri, ma la storia è longeva (si sviluppa per qualche ora di gioco) e le tematiche sono molto più originali.
Oltre a questo, vi è anche un minigioco più stimolante di quelli presenti negli altri titoli: per ricostruire la vita di Giuseppe Verdi si devono sbloccare le immagini dei momenti salienti della sua biografia completando delle partiture musicali. Infine, la vicenda dei due protagonisti adolescenti, Antonio e Silvia, sono più vicine all’esperienze di un pubblico molto giovane, che è poi il target di riferimento per questo genere di videogiochi.
Il punto di forza di A Life in Music è dunque proprio nella novità del contenuto, che nei videogiochi ‘archeologici’ oramai è venuta a mancare. Probabilmente, per ottenere la stessa freschezza è necessario ripartire da una trama originale e diversa da quelle già proposte, inserendo anche minigiochi più complessi proprio come in A Life in Music.
Entrambi i videogiochi sono disponibili per smartphone su App Store e Google Play.
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