Il Parco archeologico di Paestum è da tempo in prima linea sul fronte dell’accessibilità del patrimonio culturale, e sono già molti i servizi che propone per le persone con esigenze particolari.
Quindi si inserisce in un solco già tracciato il convegno di domani sabato 29 settembre per presentare la nuova offerta del Parco destinata alle persone non vedenti e ipovedenti. Quando le forze si uniscono, i confini si allargano è il titolo eloquente dell’incontro che vede una partecipazione ampia di esperti, ma è rivolto innanzitutto alle istituzioni e ai cittadini. E non è solo una questione di sensibilizzazione.
Tutti noi siamo troppo abituati a usare la vista privilegiandola sugli altri sensi. Così abbiamo disimparato a percepire e apprendere anche attraverso il tatto, l’olfatto, l’udito. I progetti di accessibilità sono indispensabili perché garantiscono a tutti il diritto di godere delle nostre bellezze ma, a ben vedere, offrono un’opportunità in più di conoscenza e scoperta a tutti noi.
Così domani a Paestum tutti, dotati di speciali mascherine, potranno sperimentare il nuovo percorso tattile nell’area archeologica e nel museo, arricchito anche di modellini tridimensionali di molte opere. Tutti potranno “toccare” molte lastre tombali lucane a partire dalla famosa tomba del Tuffatore (su cui al museo è in corso -fino al 7 ottobre- una bella mostra per celebrare i 50 anni dalla scoperta) e sperimentare il giardino con percorsi multi-sensoriali.
Ecco perché segnaliamo questa iniziativa: consentire a tutti di godere delle nostre bellezze, e fornire a tutti gli strumenti per apprezzarle a pieno e accrescere così le proprie conoscenze e capacità conoscitive, è indice primo di democrazia.
Tutti a Paestum, dunque. Il programma è qui.
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