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Il tesoro dell’erede: una storia di archeologia a fumetti - Archeostorie Magazine

Il tesoro dell’erede: una storia di archeologia a fumetti

27 Agosto 2019
Come portare grandi e piccini in un museo di provincia con i fumetti. La storia della creazione de Il tesoro dell'erede

Non si vive di solo lavoro. O meglio, noi archeologi abbiamo la fortuna di poter ‘respirare’ il nostro mestiere anche all’interno di altre passioni. Nel mio caso i fumetti, di cui sono sempre stata una grande divoratrice.

Un museo da (ri)scoprire

Ciò è diventato realtà grazie al Museo Civico ‘Federico De Rocco’ di San Vito al Tagliamento (PN), museo creato nel 1960 dal Comune di con lo scopo di ricercare, conservare e valorizzare le testimonianze storiche e artistiche locali.

Allora il Museo ebbe una sede ‘provvisoria’ al secondo piano della Torre Raimonda, una delle tre torri che si ergono sull’antica cinta muraria sanvitese. E solo nel maggio 2016 – con lo scopo di completare la revisione e lo studio delle collezioni, e di ripensare completamente il percorso espositivo – è avvenuto il trasferimento nella sede definitiva e più ampia di un palazzo di Borgo Castello, il nucleo più antico dell’abitato medioevale.

Il tesoro dell'erede copertina

Il tesoro dell’erede. Copertina

Fumetti per raccontare un territorio

Fin dal giorno della sua inaugurazione ho avuto il piacere di svolgere il ruolo di guida all’interno di questo edificio così ricco di storia.

Durante le mie passeggiate lungo le sale del Museo, in compagnia di visitatori di ogni tipo, dai meno esperti ai più curiosi, sentivo però la mancanza di qualcosa: un volume che fosse in grado di offrire a tutti (indipendentemente dall’età anagrafica) nozioni storicamente accurate sul Museo e l’edificio che lo contiene.

Il punto di partenza è stato sicuramente la consapevolezza che lo studio della storia, nei diversi ordini scolastici, è spesso ridotto alla meccanica memorizzazione di date, nomi e avvenimenti, che vengono percepiti come difficili da ricordare e lontanissimi dal proprio vissuto.  Come dunque destare e (soprattutto) trattenere l’attenzione del pubblico, molto spesso giovane ed esigente?

La risposta è giunta dalla constatazione che, nella società in cui viviamo, dominata dalla condivisione di pensieri ed emozioni sui social media, hanno successo le storie che sanno emozionare e suscitare l’empatia di chi le ascolta. Ed è stata proprio la necessità di generare tali sentimenti a condurmi a ideare un fumetto assieme al fumettista Federico Gardin, sulla falsariga della collana ‘Le Brutte Storie’ dell’editore Salani.

Il tesoro dell'erede, Tavola 2

Il tesoro dell’erede, Tavola 2

Il tesoro dell’erede

Così nel dicembre 2017, grazie al contributo dell’Amministrazione comunale, è nato Il tesoro dell’erede: un’avventura al Museo di San Vito al Tagliamento.

La storia è ispirata a quelle pellicole d’avventura senza tempo, tipiche della cultura pop anni Ottanta e cariche di temi e messaggi universali, che sono particolarmente apprezzate dai più piccoli e (ri)guardate con nostalgia da chi non lo è più.

Narra di tre ragazzini dai nomi fortemente ispirati alla classicità: Alessandro, Filippo ed Elena; ragazzini in cui, soprattutto i visitatori più giovani, possono facilmente identificarsi. I tre eroi, partendo da quella che sembra essere una banale dimenticanza (a chi non è mai capitato di accorgersi all’ultimo minuto di non aver svolto un compito per casa?), vengono coinvolti in una caccia al tesoro all’interno del Museo, durante la quale impareranno a conoscere (e con loro il lettore) alcuni aspetti della storia di San Vito al Tagliamento e del suo castello.

Ma non è finita: al termine della storia a fumetti, una serie di pagine è dedicata ad approfondimenti che ripercorrono le varie sale del castello in maniera ironica e divertente, narrandone la storia quasi come si trattasse di una visita guidata virtuale.

Il tesoro dell'erede, Tavola 19

Il tesoro dell’erede, Tavola 19

L’unione fa la forza

Sono veramente soddisfatta di aver dato vita a questo ‘esperimento comunicativo’. Innanzitutto perché, attraverso il fumetto, abbiamo potuto creare una vera e propria esperienza immersiva. A mio parere, infatti, le città disegnate nei fumetti come sfondo alle storie personali, guadagnano in autenticità. E quando le storie sono autentiche, generano empatia nel lettore che così desidera immergersi in quel mondo, viverlo e farne esperienza.

In secondo luogo, perché la scelta del fumetto ha ovviamente implicato la collaborazione tra professionalità molto diverse come l’archeologo, che in questo caso ha fornito le proprie conoscenze storiche che traspaiono dalla sceneggiatura e dai testi, e il fumettista che, attraverso la vivacità dei colori e la spettacolarità delle ambientazioni, consente ai lettori di immedesimarsi nella dimensione narrativa senza tralasciare nulla nella ricostruzione storica.

In pratica…

Siete curiosi di scoprire le avventure dei nostri tre eroi e la storia di San Vito al Tagliamento? Non vi resta che contattare la pagina Facebook dedicata al fumetto o recarvi direttamente presso il Museo Civico ‘Federico De Rocco’ di San Vito al Tagliamento (PN).

 

Il tesoro dell’erede: un’avventura al Museo di San Vito al Tagliamento
Sceneggiatura e testi di Gaia Mazzolo, disegni di Federico Gardin
Edito dal Comune di San Vito al Tagliamento (PN), 2017, 46 pagine, euro 5

Autore

  • Gaia Mazzolo

    Laureata in archeologia all’Università di Trieste, capisce presto che per diventare la figlia segreta di Indiana Jones deve essere parecchio allenata. Programmata geneticamente per essere allergica all’attività fisica, decide quindi di mettere a frutto i propri studi e l’amore per la scrittura diventando guida museale, autrice e sceneggiatrice e ideatrice di laboratori didattici.

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1 Comment

  1. Lucrezia

    Una lettura piacevole ed estremamente interessante.

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