Il flabellum non era altro che un grosso ventaglio. Il termine deriva dal diminutivo di flabrum che significa ‘soffio di vento’.
I flabelli – o flabella, dato che questo è il loro nome corretto al plurale – venivano utilizzati già nell’antico Egitto ed erano realizzati in diversi materiali più o meno pregiati: quelli ‘leggeri’, in foglie di loto, foglie di palma, piume di struzzo, o seta, avevano una funzione pratica e servivano a raffrescare e tenere lontani gli insetti dai personaggi più importanti.
Quelli in metallo – per esempio in bronzo – e nei materiali più pesanti avevano di solito funzione solo decorativa e servivano in molti casi a sottolineare lo ‘status’ del proprietario.
Volete qualche esempio di flabellum famoso? Sapete che questo oggetto era anche nel corredo di una mummia famosissima? E sapete che ci sono flabelli importanti anche nel mondo italico?
Se volete saperne di più, ascoltate il finale di stagione di Archeoparole!
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