Quasi come Dumas. Anzi: come Dumas! È un bel romanzo d’avventura sulla scia de I tre moschettieri, il nuovo libro di Matteo Strukul, Giacomo Casanova. La sonata dei cuori infranti (Mondadori 2018). Dopo il grande successo ottenuto con la saga dei Medici, Strukul torna nel suo Veneto e porta in scena la figura del libertino veneziano famoso nel Settecento per la sua vita trasgressiva e licenziosa.
Casanova, un libertino romantico
È un romanzo molto ‘settecentesco’, quello di Strukul. La trama, oltre che a Dumas, è un omaggio alle Relazioni Pericolose di François Choderlos de Laclos. Casanova, noto per la sua passione per le donne, viene coinvolto in una scommessa dai risvolti oscuri. La contessa austriaca Margarethe von Steinberg gli promette una indimenticabile notte d’amore se sedurrà la giovane Francesca Erizzo, figlia di uno dei più importanti aristocratici veneziani. Ma la sfida è ben più di un gioco erotico. Dietro vi è una complicata vicenda politica che coinvolge la Repubblica di Venezia, i sogni di gloria dell’inquisitore Pietro Garzoni e gli equilibri di un intero continente.
Un eroe da romanzo popolare
Gli elementi del grande romanzo popolare ci sono tutti. Casanova è già di per sé un personaggio affascinante. Non è un semplice seduttore, ma un uomo che ama flirtare anche con l’esoterismo e le idee rivoluzionarie diffuse nella Venezia del tempo. Figlio di una attrice, fu anche grande amante dei libri: tradusse l’Iliade e in vecchiaia divenne bibliotecario in Boemia. Era inoltre famoso per sapersi muovere negli ambienti più disparati, dal sottobosco di spie e malviventi fino ai salotti delle più potenti famiglie della Serenissima.
Un Casanova guascone
Matteo Strukul si basa sulle Memorie scritte da Casanova stesso e riesce a rendere bene l’incoscienza preromantica e un po’ guascona che anima le scelte del suo protagonista. Il giovane Casanova si butta in un’avventura pericolosa senza averne piena coscienza, per puro gusto della sfida.
La trama è degna di un serial tv. Non mancano i colpi di teatro, e neppure tutte le scene che ci si aspetta in un romanzo d’avventura. Ci sono i duelli all’alba, i rapimenti, gli intrighi. È una Venezia decadente, oscura e violenta, in cui malfattori brutali si mischiano ai reggitori dello Stato. Gli omicidi sono all’ordine del giorno e i custodi della legge e dell’ordine sono mossi da intenti assai poco nobili.
Casanova è al centro di questa ragnatela di inganni, e non sempre è ben consapevole del suo ruolo. Spesso diviene pedina manovrata da altri senza rendersene conto. Seduttore sedotto, intellettuale in odor di eresia, avventuriero spavaldo, si ritrova però vittima inconsapevole di personaggi molto più oscuri di lui, ed è costretto a trasformarsi per sopravvivere in un uomo più duro e spietato.
Una Venezia violenta e spregiudicata
Giacomo Casanova. La sonata dei cuori infranti è un libro divertente che consente di avvicinarsi alla storia in maniera leggera. E come le avventure di D’Artagnan e compagni sono state per molti l’occasione di entrare in contatto con le grandi figure della Francia seicentesca, il Casanova di Strukul può essere un buon viatico per interessarsi al Settecento veneziano e per coglierne alcune sfumature non troppo note al grande pubblico.
Dietro le trine, le maschere e le feste, c’è infatti una città spregiudicata, che ha perso i freni morali e in cui il licenzioso e libertino Casanova finisce con l’essere un eroe eticamente superiore a coloro che si proclamano paladini e difensori della virtù.
Matteo Strukul |
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