Chi è salito in cima al Colosseo lo sa: ti senti dio, domini l’arena e il mondo. Me l’avevano ripetuto molte volte ma non c’ero mai stata. Specie di notte, mi dicevano, è imperdibile. Beh ci sono stata al tramonto, e non riesco a immaginare che possa emozionare ancora di più.
Tutti gladiatori
L’occasione era l’inaugurazione del nuovo ascensore panoramico che consente a tutti di raggiungere la galleria tra il secondo e il terzo ordine di gradinate, sponsorizzato dall’Orchestra italiana del Cinema che ha suonato per noi la musica del Gladiatore. What else? È giunto pure il messaggio in diretta di Russel Crowe. Per un istante, siamo stati tutti gladiatori, armi alla mano tra il sudore e la polvere dell’arena. Per un istante, abbiamo tremato e trepidato di fronte al nostro nemico immaginario.
Sul cielo del Colosseo
Ma è bastato poco per cambiare ruolo. L’ascensore e un paio di rampe di alti gradini ed eravamo nel ‘loggione’ del Colosseo, l’ultimissimo ordine riservato alla povera gente dove i sedili erano di legno e non di pietra. Cosa vedessero giù nell’arena, non si sa. Le persone che stavano laggiù, a noi parevano come tante formichine. Quindi di spettacoli e duelli, la plebe di Roma avrà visto ben poco. Però dominava tutto. Da lassù, anche il più miserabile poteva sentirsi padrone del mondo.
Come in volo
Roma è tutta attorno a te. La domini. È tua. Ed è tuo anche il Colosseo. Ti pare di volarci sopra. Non sei un umano ma un gabbiano. E ti pare di vederlo con tutti i suoi 70mila spettatori, e di udire il boato all’ingresso sull’arena dei gladiatori, e a ogni colpo nella lotta. Qui la realtà aumentata non serve, fa tutto l’immaginazione.
Immagini persino chi poteva stare ancora più su, i marinai della flotta imperiale di Miseno che manovravano il velarium, cioè gli enormi teli che riparavano gli spettatori dal sole. In pratica, i marinai stavano in cielo, arrampicati chissà dove come angeli su e giù per la scala di Giacobbe. Ieri sera c’erano i Vigili del Fuoco su per le impalcature. I nostri angeli contemporanei.
Certamente una formazione di base è necessaria ma poi ciò che conta è la passione e la ricerca della perfezione che sembra sempre più lontana dal punto in si è arrivati.