Quella del turismo globale è infatti un’industria in crescita con un elevato impatto sull’ambiente: muove oggi un miliardo e 200 milioni di persone ed è responsabile del 5 per cento delle emissioni climalteranti mondiali; secondo dati Unwto, (Organizzazione mondiale del turismo), nel 2030 i viaggiatori arriveranno a quasi due miliardi di unità e produrranno il doppio dell’inquinamento, principalmente a causa dei trasporti aerei e automobilistici.
Quali temi affronta l’Anno del turismo sostenibile per lo sviluppo
Nella celebrazione vengono accostati per la prima volta due temi, quello del turismo sostenibile e quello dello sviluppo sostenibile. Il primo, ossia il turismo sostenibile riguarda il modo in cui i beni culturali e ambientali vengono fruiti. Ne abbiamo già parlato anche qui, sulle pagine di Archeostorie. Si tratta di un modo di viaggiare consapevole, in cui il turista compie azioni concrete (per esempio scegliere mezzi di trasporto ecologici come il treno invece dell’auto) per diminuire il proprio impatto sull’ambiente, e preferisce itinerari, percorsi ed esperienze che possano avere una ricaduta positiva non solo su un singolo sito, ma su un intero territorio.

Nel parco archeologico di Pontecagnano, la realizzazione di orti urbani proprio all’interno del sito ne ha fermato il degrado. © Chiara Boracchi
Lo sviluppo sostenibile è invece un tipo di sviluppo economico che, pur puntando al profitto, mira anche a preservare le risorse evitando che vengano degradate o addirittura distrutte, consentendoci di goderne e garantendone la fruizione anche alle generazioni future. Per quanto riguarda i beni culturali, per esempio,questo significa che un uso responsabile dei siti, attento alla gestione corretta degli spazi e dei flussi di visitatori non solo non li danneggia, ma addirittura ne favorisce la conservazione. Un esempio di cui abbiamo già parlato è l’area archeologica di Pontecagnano, in Campania, dove la realizzazione di orti urbani proprio all’interno del sito ne ha fermato il degrado, ha favorito la coesione sociale e ha permesso una riscoperta della storia etrusca.

Puntare sul turismo sostenibile per lo sviluppo significa anche contribuire al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile di Agenda 2030. © Agenda 2030
Come si intrecciano turismo sostenibile e sviluppo
Grazie a questa pratica è per esempio possibile promuovere una crescita economica più equa; ridurre la povertà e moltiplicare le occasioni lavorative nelle economie emergenti, dove si prevede sarà diretto il 57 per cento dei viaggiatori tra tredici anni; recuperare radici e tradizioni e trasmettere i valori della diversità culturale con la promozione dei siti di interesse storico-archeologico; favorire la comprensione reciproca tra i popoli e la sicurezza internazionale; migliorare la protezione dell’ambiente e della biodiversità e contribuire a mitigare le cause del riscaldamento globale, diminuendo le emissioni climalteranti di tutto il settore.
L’impatto del riscaldamento globale sul turismo
Cos’è il riscaldamento globale
Cosa succede ai beni culturali

Secondo uno studio Ispra-Iscr, solo a Roma sarebbero oltre 28.000 i beni archeologici e architettonici a rischio alluvioni nei prossimi 200-500 anni. © Chiara Boracchi
Cosa c’entra tutto questo con l’archeologia e in particolare con l’archeologia pubblica
Cosa fa Archeostorie
Archeostorie ha deciso di dare il suo contributo – seppur indiretto – al tema della celebrazione lanciando, per il secondo numero del suo Journal of Public Archaeology, la call for papers The sublime triangle: si intendono cioè indagare i possibili punti di contatto tra l’archeologia pubblica, il turismo sostenibile e lo sviluppo sostenibile dei territori. Come far dialogare questi tre concetti? Archeostorie si è già occupato di alcuni esempi virtuosi come quello già citato di Pontecagnano o quello del Bosque de Pòmac in Perù. Ma quanti altri progetti esistono che consentono di coinvolgere visitatori e realtà del territorio, diffondere consapevolezza, valorizzare e tutelare il patrimonio storico-archeologico e allo stesso tempo produrre benefici economici e ambientali?
Noi siamo convinti che questa sia la strada giusta da seguire. Per dimostrarlo, attendiamo i vostri papers.
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