Dall’onore ai propri defunti al valore delle leggi alla forza delle donne: come Antigone aiuta a riflettere su grandi temi della vita
Editoriali
Siamo schietti: diciamo le cose come stanno senza guardare in faccia nessuno. Commentiamo quel che accade in archeologia e nel mondo dei beni culturali in generale, ma mai a caldo. Valutiamo, piuttosto. E poi raccontiamo, fuor di cronaca, il nostro modo di vivere il patrimonio. Raccontiamo come fare, secondo noi, perché possa catturare quanti più cittadini possibile. Li possa sedurre, affascinare, divertire e far riflettere. Ecco a voi i nostri editoriali.
Diecimila anni fa nel Sahara si viveva di pesca
Una dieta a base di pesce nel Sahara di 10mila anni fa. Lo rivelano i resti lasciati nel riparo di Takarkori nel deserto libico
#visioninarrative ad Assisi per mettere in relazione scuola e arte
Due giorni intensi di #visioninarrative per costruire alleanze virtuose tra le scuole e le istituzioni ecclesiastiche del territorio: un’importante iniziativa targata Cei
Quale storytelling per i nostri musei?
I nostri allestimenti museali sono per buona parte obsoleti, non rispondono più alle esigenze del mondo d’oggi. Uno storytelling competente e al passo coi tempi è la chiave del cambiamento. Questa la tesi di Archeostorie che avremo il piacere di discutere con chi verrà venerdì 28 ottobre alla Borsa di Paestum all’incontro Racconti da museo. Faremo scintille!
Mura greche di Vibo Valentia: sono davvero in pericolo?
Dalla primavera scorsa polemiche e una pressante campagna mediatica combattono contro i lavori di ripristino della via Paolo Orsi di Vibo Valentia, sotto il cui tracciato è interrato un tratto delle antiche mura della città. Ma merita portarle alla luce o no? è un’operazione culturalmente ed economicamente sostenibile? E le polemiche Giovano a Vibo e alla regione tutta? Il punto di Archeostorie
Che cos’è l’archeologia pubblica
Al giorno d’oggi tutti ne parlano, le definizioni si moltiplicano e pare sempre più come l’araba fenice: ma che cos’è davvero l’archeologia pubblica? Archeostorie prova a delinearne i contorni con una serie di articoli. Si parte da definizioni e luoghi comuni
Salvare Palmira: dalla guerra e, dopo, da una ricostruzione inadeguata
Una discussione a tutto campo con Paolo Matthiae sul conflitto in Siria e non solo, ospiti di Lorenzo Nigro direttore del Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo dell’Università La Sapienza di Roma
A Cantalastoria si celebrano la forza e la bellezza delle donne
Un romanzo di Daria Colombo che diventa spettacolo per aiutare donne in difficoltà. Un Festival, Cantalastoria, che guarda alla storia con gli occhi delle donne. E infine una donna brava, bella e allegra che da oggi volta pagina e va in pensione: Alberta Campitelli la forza è con te
Volontariato: archeologia alla deriva o modello sostenibile di ricerca?
D’ora in poi non più volontari negli scavi, ma solo archeologi professionisti: così stabilisce una recente circolare alle Soprintendenze della Direzione generale archeologia del Mibact (6/2016). Ma un nutrito gruppo di archeologi non ci sta, la considera anacronistica e inadeguata a creare un rapporto proficuo tra la nostra eredità culturale e la società. Archeostorie Magazine ospita le loro osservazioni
Noi nuovi Longobardi vogliamo cambiare i musei. Per salvarli
Ripensiamo i nostri musei per farli rinascere a nuova vita. In un mondo che cambia,
il passato si salva solo se raccontato con linguaggio nuovo, il linguaggio della nuova società.
Come hanno fatto a suo tempo i Longobardi
Da Trieste a Pompei, in archeologia vincono gli open data
Open data significa condivisione del sapere, partecipazione democratica alla conoscenza. A Trieste nei giorni scorsi l’archeologia ha volato alto
Storia di un pianoforte alla stazione e del perché bisogna aprire i musei
Ieri mattina alla stazione di Napoli ho visto un pianoforte che poteva essere suonato da tutti. Allora ho pensato: perché i musei non possono diventare come quel pianoforte? Andate tra la gente, aprite le porte dei musei e “liberate” quel che c’è dentro. I musei sono vuoti e in pochi si interrogano sul perché. Una risposta c’è: basta uscire a cercarla.