Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, ha provato a spiegare a un amico non-archeologo perché sono importanti gli strumenti in pietra come l’amigdala realizzati nel Paleolitico e si è sentito rispondere “Sì, ma i vasi greci e romani sono più belli”. Vi è capitato, vero?
Eppure, si tratta spesso di strumenti che hanno rappresentato cambiamenti molto importanti per i nostri antenati e addirittura un avanzamento delle conoscenze umane. Fanno parte di un percorso che ci ha resi quello che siamo. Proprio le amigdale, in particolare, dovrebbero far brillare gli occhi e accendere l’interesse di tutti…
Cos’è l’amigdala
Amigdala è una parola greca che significa ‘mandorla’ e che viene utilizzata in diversi ambiti. In archeologia, serve a indicare una pietra che ricorda più o meno vagamente la forma di una mandorla, della grandezza di un pugno, modellata a partire da grossi ciottoli oppure da nuclei di selce su entrambi i lati appositamente per avere due facce simmetriche e dei bordi taglienti. Proprio a causa di queste due facce, il termine tecnico scientifico con cui viene definita l’amigdala è ‘bifacciale’.
Ma a cosa servivano le amigdale? Quando iniziano ad essere prodotte? E perché sono così importanti per l’evoluzione del pensiero umano? Scopritelo, ascoltando la nuova puntata di Archeoparole.
Ascolta la puntata dedicata all’amigdala
Ascolta “10 – Amigdala: perché dovrebbe farti emozionare?” su Spreaker.
troppo brevi e sempliciotti i podcast
dipende dai punti di vista, anzi dal pubblico a cui sono rivolti. pensi che alcuni li hanno trovati persino troppo approfonditi
Sono d’accordo.. anch’io sono alle prese, per lavoro, con una realizzazione sonora di materiale ad uso di un museo di reperti messapici in Salento.. e ho trovato molto interessanti questi podcast..