La visita scolastica in un museo di grandi viaggi d’avventura, di esplorazione e di scoperta fa da cornice a Il viaggio dei viaggi, il nuovo romanzo di Gianluca Barbera edito da Solferino. A capo della movimentata scolaresca c’è il Signor Terranova, professore di storia che, passeggiando per le sale, trova sempre il modo di estraniarsi dalla realtà e lasciarsi catapultare, grazie all’aiuto della guida-catalogo del museo e alla sua fantasia, all’interno di molteplici avventure.
Il Viaggio dei viaggi
La gita è dunque il fulcro intorno al quale girano -differenti per temi, luoghi e epoche- momenti delle peripezie vissute da personaggi famosi e ben noti ai lettori. In una ciclica e metodica alternanza tra gli spostamenti nel museo e i momenti in cui i pensieri del professore prendono il sopravvento, è possibile vivere aneddoti dei viaggi di Darwin e Magellano, immedesimarsi in Belzoni e nella sua assetata ricerca dei monumenti egizi, capire da quale personaggio prende spunto la figura letteraria di Robinson Crusoe o immedesimarsi in Marco Polo.
In bilico tra realtà e fantasia
Gli intervalli tra una storia e l’altra, riservati appunto ai movimenti della scolaresca tra le sale, servono da indicatori su quale sarà l’avventura successiva nella mente di Terranova.
La struttura del romanzo permette quindi al lettore di concentrarsi pienamente sulle singole avventure nel tempo. Tendenzialmente, però, anche i capitoli dedicati alla scolaresca potrebbero essere letti separatamente, senza un ordine, come se fossero a loro volta micro-avventure.
L’idea è originale, ma alla fine porta spesso a una visione forse troppo superficiale di ogni situazione. Tutto poteva essere sviluppato maggiormente. È questo il difetto principale di un libro per altri versi godibile e con alcuni buoni spunti. Ma che non riesce a entusiasmare del tutto.
Voglia di maggiore ‘scossa’
È difficile, per il lettore, immedesimarsi in un professore che sembra perennemente in sofferenza perché costretto a controllare gli alunni e mantenere l’ordine. Terranova è costantemente alla ricerca di isolarsi, anche se a volte ciò capita per cause di forza maggiore, descritte con attenzione eccessiva per i particolari.
Ancor più difficile, però, è farsi trasportare dalle avventure narrate. Forse a causa della scelta dei personaggi e dei temi, presentati come aneddoti sin troppo curiosi e gradevoli.
Alla fine, i momenti più ‘vivi’ sono quelli in cui prendono la scena gli alunni, che tra battute e atti irriverenti riescono a strappare qualche sorriso.
Ritorno alla realtà
Barbera, autore di romanzi riusciti come Magellano e Marco Polo, ha avuto in questo libro una grande ambizione. Tuttavia, forte di una buona idea di fondo, avrebbe dovuto forse osare di più. Magari distaccandosi di più dai personaggi a lui già noti, e concentrandosi sul ‘filo rosso’ della vicenda principale.
Così com’è, invece, il libro è una buona raccolta di racconti, che possono essere anche letti singolarmente. Questo non sarebbe di per sé un fattore negativo, però un viaggio deve smuovere l’anima, farti sentire vivo, far venire voglia di provare emozioni sempre nuove. In questo libro, invece, tornare alla realtà è sin troppo facile.
Gianluca Barbera
Il viaggio dei viaggi
Solferino, 2020, pagine 272, euro 17,00
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