La protagonista dell’intervista di oggi è Eva Degl’Innocenti, dal 2015 direttore del MArTA, il Museo archeologico di Taranto. La Degl’Innocenti è stata uno dei tanti ‘cervelli in fuga italiani’: dopo gli studi nelle Università di Pisa e Siena, si è infatti trasferita in Francia dove ha lavorato per il Museo Nazionale francese del Medioevo di Parigi e per il museo Coriosolis, in Bretagna. È rientrata in Italia vincendo il concorso internazionale del Ministero dei beni culturali per i direttori dei musei autonomi.
Noi di Archeostorie l’abbiamo incontrata a Paestum in occasione della Borsa mediterranea del turismo archeologico. Certo, quando si nomina Taranto oggi, purtroppo non si pensa subito alle sue grandi bellezze storico-archeologiche o paesaggistiche, ma piuttosto all’Ilva, l’acciaieria che è divenuta uno dei simboli dell’inquinamento ambientale del nostro Paese. Quindi abbiamo chiesto alla direttrice del MArTA: quanto influisce la fama dell’Ilva sul turismo in città? Quanto e in che direzione sta lavorando il museo per far conoscere il proprio patrimonio, per valorizzare il territorio anche in chiave sostenibile e avere un impatto positivo sulla comunità di Taranto? Quali sono i progetti e le strategie messe in atto dal museo?
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