Il tema dell’intervista di oggi è assolutamente attuale e ci sta molto a cuore: parleremo infatti del delicato rapporto tra archeologia e ambiente, cercando di capire meglio quale possa essere il ruolo dei siti archeologici e in generale dei beni culturali nella ripresa economica dei territori. Il personaggio con cui abbiamo affrontato questo tema è Sebastiano Tusa, attuale Assessore ai beni culturali per la Regione Siciliana e già Soprintendente del mare per la stessa Regione dal 2004. Pensate che fu proprio Tusa a fondare questa soprintendenza -unica in Italia- con l’obiettivo di tutelare i beni culturali sommersi.
Tusa è entrato in carica come assessore ormai da qualche mese ed è molto sensibile ai temi ambientali. E proprio per questo, quando lo abbiamo incontrato qualche giorno fa a Paestum, in occasione della XXI Borsa mediterranea del turismo archeologico, gli abbiamo posto qualche domanda. Gli abbiamo chiesto non solo di raccontarci le priorità del suo mandato, ma anche in che modo intenda valorizzare i beni culturali cosiddetti ‘minori’, che in Sicilia sono veramente moltissimi e che sono spesso ‘oscurati’ dalla popolarità di siti Unesco del calibro di Siracusa, Agrigento, la Val di Noto o Palermo.
Le risposte che ci ha fornito mostrano una visione a 360 gradi non solo sui beni culturali ma su tutto il territorio. Un progetto concreto per far sì che la cultura diventi davvero motore di sviluppo economico nel rispetto per l’ambiente.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Ascolta “Cultura e ambiente, un binomio indissolubile. Intervista a Sebastiano Tusa” su Spreaker.
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