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Perché abbiamo creduto per secoli che le statue antiche fossero candide? - Archeostorie Magazine

Perché abbiamo creduto per secoli che le statue antiche fossero candide?

29 Ottobre 2018
Le statue antiche erano colorate ma noi le abbiamo sempre credute bianche. Un articolo del New Yorker traccia la storia della questione e indaga i perché

L’idea piaceva, questa è la verità. L’idea della perfezione che i Greci -culla della civiltà occidentale- hanno saputo riconoscere, indagare e riprodurre su marmo. E la perfezione era lineare, pura e soprattutto candida. I colori erano barbari. Tutto ciò in virtù di un gusto estetico che è diventato però anche idea di supremazia del bianco rispetto al colore. E della pelle bianca rispetto alla pelle più scura.

L’idea si è fatta strada proprio per questo, contro ogni evidenza. E per questo perdura nell’immaginario collettivo e continua a fornire argomenti alle derive razziste. E ancora per questo dobbiamo cogliere ogni occasione per studiare e mostrare i colori delle statue antiche, e rimarcare quanto la grecità non fosse così algida come la immaginano ancora i più. In questo articolo del New Yorker, la storia della questione e i protagonisti delle ricerche più recenti:

The Myth of Whiteness in Classical Sculpture | The New Yorker

Autore

  • Cinzia Dal Maso

    ​Tre passioni: il mondo antico, la scrittura, i viaggi. La curiosità e l’attrazione per ciò che è diverso perché lontano nello spazio, nel tempo o nel pensiero. La voglia di condividere con tanti le belle scoperte quotidiane. Condividerle attraverso la scrittura. Un solo mestiere possibile: la giornalista che racconta il passato del mondo. Scrive su temi di archeologia, comunicazione dei beni culturali, uso contemporaneo del passato, turismo culturale per i quotidiani La Repubblica e Il Sole 24 ore, e per diverse riviste italiane e straniere. Dirige il Magazine e il Journal di Archeostorie.

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