Cosa si nasconde dietro un cammeo? Qual è il valore di una gemma antica? Il nuovo libro di Gemma Siena Chiesa, professoressa emerita di Archeologia classica all’Università Statale di Milano, risponde a queste domande. E non solo: ci accompagna in un vero e proprio viaggio alla scoperta della glittica. Con un entusiasmo coinvolgente, e senza rinunciare a un impeccabile rigore scientifico.
Gemme antiche. Arte, lusso e potere nella Roma dei Cesari (Carocci, 2023) è un libro necessario. Lo è perché troppo spesso la glittica è poco valorizzata nei corsi universitari così come nei musei: file e file di cammei e gemme incise sono tesori difficili da decifrare e da comprendere, senza una guida. Eppure, come ci dimostra questo agile manuale, hanno un’importanza straordinaria.
Scrigni di storie
Tanto per cominciare, sono l’unica classe di oggetti d’arte giunta a noi direttamente dal mondo antico. La maggior parte delle gemme antiche, infatti, non sono state dimenticate, rovinate e sepolte dal tempo per poi essere riportate alla luce. Al contrario, sono state perlopiù custodite e tramandate con cura nel corso dei secoli.
Grandi cammei come il Cammeo Gonzaga o il Grand Cammée de France, e gemme antiche come la Tazza Farnese non sono quindi solamente capolavori di arte miniaturistica, ma anche scrigni di storie con trame intricate che ne accrescono il valore e il fascino.
Inoltre, gemme e cammei sono custodi di informazioni preziose che non potremmo reperire altrove. Ci fanno capire quali fossero la cultura, le mode, le produzioni artigianali e le rotte commerciali antiche. Ci offrono anche una panoramica su come i potenti comunicassero il loro potere. Infatti, la glittica è sempre stata un’arte al servizio del potere.
Autorappresentazione e potere
In principio, le pietre incise avevano un valore giuridico: erano usate come sigillo personale per firmare documenti e garantirne l’autenticità. Poi, dal mondo ellenistico a quello romano, sono diventate una forma di autorappresentazione delle élite. Bisognerà però aspettare l’età tardo-augustea per vedere gemme e cammei indossati da tutti, in una moda generalizzata.
Ma questi oggetti nel corso del tempo hanno acquisito anche altre funzioni. Un caso straordinario è quello delle gemme magiche, a cui erano attribuiti poteri curativi. Le gemme cristiane invece ci raccontano il delicato passaggio dal paganesimo al cristianesimo, in cui le iconografie classiche (come il pesce, il pescatore e il pastore) divennero simboli della nuova religione.
Unico nel suo genere è stato il fenomeno del “riuso glittico” a partire dal V secolo: le gemme, non essendo fondibili come altri materiali, vennero reimpiegate in nuovi manufatti. E in questo modo sono state tramandate fino ad oggi, mantenendo inalterato il loro status di oggetti preziosi.
Collezionisti di gemme antiche
Collezionate da papi, principi e aristocratici in età rinascimentale; studiate da artisti, eruditi e scienziati tra Seicento e Settecento; passate nelle mani degli antiquari e degli aristocratici europei come ricco bottino del Grand Tour, le gemme sono infine approdate nei musei a inizio Ottocento. Non sono mancati i falsi, ma neppure i capolavori di incisori moderni come Giovanni Pichler. E nel Novecento sono diventate strumenti utilissimi per lo studio e la ricostruzione del mondo antico.
Gemma Siena Chiesa ci accompagna così in un viaggio che tramite la glittica ripercorre la storia. Lo fa con l’entusiasmo di una studentessa che sta tenendo per la prima volta in mano una gemma antica, e insieme con la serietà e la professionalità della massima esperta. La seguiamo nella sua scrittura scorrevole, appassionandoci. E convincendoci sempre di più che la glittica dovrebbe essere valorizzata nei musei archeologici e diventare oggetto di corsi specifici nelle università.
Gemma Sena Chiesa
Gemme antiche. Arte, lusso e potere nella Roma dei Cesari
Carocci, 2023, pagine 221, euro 19,00
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