Quanto è strana la cultura popolare! Può fare in modo che uno stesso oggetto, per esempio una statua, venga interpretato in due modi diametralmente opposti a seconda dell’epoca in cui lo si osserva.
Prendete per esempio il protagonista della puntata di Masterpiece di oggi: l’Augusto di via Labicana. È una delle statue più importanti del primo imperatore, trovata sul colle Oppio nel 1910. Alta poco più di due metri e realizzata tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., è ora conservata al Museo Nazionale Romano, nella sede di Palazzo Massimo alle Terme.
Qui l’imperatore è rappresentato capite velato, ossia col capo coperto, una ‘posa’ tipica di tutti i pontefici, importante carica religiosa e civile della Roma antica. Tra le varie cariche che Augusto aveva assunto durante i suoi lunghi anni di governo, c’era appunto anche il pontificato.
A uno spettatore di duemila anni fa, la statua di Augusto avrebbe ispirato di certo rettitudine e saggezza. Ma nel 2022, lo vediamo ancora così? È questa la prima impressione che si ha di Augusto, quando lo si osserva nella grande sala a lui dedicata a Palazzo Massimo?
Ispirati dalla cultura popolare odierna, il Narratore e la Poetessa – la nostra bravissima Giorgia Cappelletti – non vedono un uomo pio, ma un uomo crudele, senza scrupoli, devoto solo alla conquista del potere. Riuscite a indovinare perché? È anche la vostra prima impressione?
Questa puntata di Masterpiece, con testi decisamente ispirati, un’ottima prova d’attore di Andrea Cazzato e musiche di Salvo Ferrara che calzano a pennello, fa emergere il lato oscuro del primo imperatore. E conoscendo la storia di Ottaviano Augusto, forse, questa prima impressione non è poi tanto distante dal vero.
Ascolta l’Augusto di Via Labicana
Ascolta “04 – Augusto di via Labicana” su Spreaker.
Masterpiece – Voci dai capolavori dell’arte antica è un progetto di Archeostorie.
Testi poetici di Giorgia Cappelletti.
Narrazioni, produzione e montaggio di Chiara Boracchi.
Interpreti di questa puntata: Francesco Nocito e Andrea Cazzato.
Il podcast include musiche originali di Salvo Ferrara.
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