Un uomo nudo che si tuffa in mare, ritratto in quell’attimo sospeso in cui ha già lasciato il trampolino, ma non ha ancora toccato le onde: è lui, il Tuffatore, il protagonista della puntata di oggi di Masterpiece – Voci dai capolavori dell’arte antica.
È dipinto su una lastra di calcare travertino, larga due metri e alta circa uno, che costituiva il coperchio di una tomba a cassa di V secolo a.C. scoperta in Campania, a Paestum, nel 1969.
Ed è proprio lì, nel Museo archeologico nazionale di Paestum, che sono conservate tutte e cinque le lastre dipinte della tomba: oltre al coperchio, infatti, sono affrescate anche le pareti, con scene di banchetto.
Inutile dire che la vera ‘star’ di questo manufatto è proprio il Tuffatore. Quante immagini può evocare un tuffo? Quante emozioni? L’atto di tuffarsi può avere diversi significati, e quello letterale è solo uno dei tanti possibili.
Secondo gli archeologi, il dipinto rappresenta una metafora della morte. Ma quali saranno i pensieri e le parole del Tuffatore durante questo ‘volo-non volo’ che sembra trascendere il tempo e lo spazio? E i tuoi? Scoprilo ascoltando il podcast.
Ascolta il Tuffatore
Ascolta “02 – Il Tuffatore” su Spreaker.
Masterpiece – Voci dai capolavori dell’arte antica è un progetto di Archeostorie.
Testi poetici di Giorgia Cappelletti.
Narrazioni, produzione e montaggio di Chiara Boracchi.
Interpreti di questa puntata: Francesco Nocito e Andrea Cazzato.
Il podcast include musiche originali di Salvo Ferrara.
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