La prima puntata, dedicata a Virgilio e Napoli, era in fondo una puntata ‘di accoglienza’ e ci ha portati in giro per la città. Ma ora Divina Archeologia Podcast, realizzato da Archeostorie® e NWFactory.media per il Museo archeologico nazionale di Napoli, entra finalmente nel vivo e all’interno del Museo con la puntata dedicata a Ercole.
E poi a seguire con Medusa, Traiano, Ulisse e Dante stesso. Ascolterete i personaggi danteschi raccontare di sé in modo decisamente poco convenzionale, e riflettere su come li ha ritratti e interpretati Dante. Cinque puntate per un’immersione acustica totale nelle atmosfere dell’aldilà dantesco, a partire dai capolavori del Mann.
Mostri, giganti e assassini
Ercole parla per bocca del colossale Ercole Farnese. Non è un personaggio dantesco propriamente detto ma un nome che ricorre sovente nell’Inferno, ogniqualvolta compare uno degli esseri mostruosi che lui affrontò e sconfisse. Più forte e feroce di tutti loro. Più del cane a tre teste Cerbero, più di Anteo gigante delle lande desertiche, più di Caco gigante ladro e assassino. Persino più degli incontenibili Centauri che egli sconfisse tutti assieme, salvo cadere poi vittima dell’inganno di uno di loro, Nesso, e così morire.
Ma chi è davvero Ercole? È un eroe, il più grande e forte di tutti. Il più esagerato, perché così sono i veri eroi: non migliori degli umani, ma eccessivi in tutto anche nelle follie, devastazioni, malvagità. Ercole sconfigge le forze oscure dell’ignoto perché in fondo è mostruoso lui stesso, uccisore della moglie e dei figli. È ambiguo, lui che più di ogni altro è sceso e risalito indenne dal regno dei morti. È ubiquo, salito alla sua morte tra gli immortali ma al contempo precipitato negli inferi.
Ercole pioniere
Grazie ai suoi eccessi, però, sa affrontare l’ignoto senza paura. Ercole il civilizzatore, si dice, colui che ha portato la civiltà nel mondo sconfiggendo la barbarie. Sempre proiettato in avanti, sicuro di sé e della propria forza. Perché dunque proprio lui avrebbe fissato un limite agli umani? Perché avrebbe posto quelle Colonne d’Ercole che – a detta di Dante – solo Ulisse oltrepassò andando incontro a morte certa?
Dante non ha colto nel segno, insinua la lirica del podcast. Ercole è proprio colui che, col suo esempio, sprona tutti a superarsi sempre, a non conoscere limiti. Ercole è il coraggio, il pioniere dei pionieri. E le atmosfere sonore rendono a pieno tutta la potenza e l’audacia dell’eroe ma anche la sua violenza e la sua ambiguità: le grida in sottofondo dei figli di fronte al padre assassino sono un atto di accusa di potenza inaudita.
Le citazioni dalla Commedia sono brevi, meri intermezzi nel fluire del racconto, ma emergono cupi da orride spelonche: quella di Anteo nel deserto libico (Inferno XXXI, 132) e quella di Caco sotto il monte Aventino (Inferno XXV, 25-33). Infine giunge Cerbero che “graffia li spiriti, iscoia et isquatra”: è la bestialità e la disumanità totali (Inferno VI, 16-18 e Inferno IX, 97-99). Solo Ercole le ha sapute affrontare di petto. Solo lui.
Buon ascolto! E nel prossimo episodio sarà di scena il mostro che annienta ogni vivente con lo sguardo. La morte, il nulla assoluti. In una parola: Medusa.
Ascolta l’episodio 2: Ercole
Ascolta “DIVINA ARCHEOLOGIA PODCAST: Ep.2 Ercole” su Spreaker.
Divina Archeologia Podcast
Realizzato da Archeostorie® e NWFactory.media per il Museo archeologico nazionale di Napoli
Testi: Cinzia Dal Maso e Andrea W. Castellanza
Atmosfere sonore: Erica Magarelli e Francesco Sergnese
Regia: Sebastian Paolo Righi
Grafica: Gloria Marchini
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