È un rito, è vero. Tutti noi usiamo il volgere dell’anno per rinnovare qualcosa nel nostro mondo o in noi stessi. Ci serve a spronarci e migliorarci. Quest’anno Archeostorie ha celebrato il passaggio con una veste web tutta diversa. Più agile e snella. Soprattutto più chiara.
Cosa abbiamo fatto? Abbiamo sdoppiato il sito web. La nostra duplice anima, prima condensata in un solo sito, è ora divisa tra il Magazine che ben conoscete e il suo ‘braccio operativo’, L’arte di comunicare l’arte.
Teoria e pratica di Archeostorie
Per noi teoria e pratica sono una cosa sola, indissolubile. Col Magazine indaghiamo il mondo della comunicazione e gestione dei beni culturali e della storia; nel Journal, la nostra rivista scientifica, analizziamo le forme e il ruolo dell’archeologia nella nostra società; i nostri libri ci servono a riflettere sugli strumenti del nostro mestiere. Poi però dobbiamo sperimentare le nostre idee sulla comunicazione dei beni culturali. Dobbiamo valutare la loro efficacia, e riflettere sul loro valore e significato sulla base di dati concreti.
La nostra è insomma da sempre una filosofia hands on, un voler ‘sporcarsi le mani’, provare e riprovare in un work in progress continuo. Cominciamo a sperimentare già nel Magazine con i Racconti curati da Giorgia Cappelletti, o i Podcast ideati da Chiara Boracchi. E poi ci tuffiamo nel mondo.
Cantastorie
Siamo cantastorie: crediamo che le storie siano lo strumento migliore per emozionare, per avvicinare il passato al presente, e abbattere ogni barriera culturale. Con le storie provochiamo le persone, stimoliamo la voglia di scoprire e conoscere, e di ragionare sulle cose. Da sempre le storie spingono all’azione. Ascoltare una storia non è mai un atto passivo ma altamente creativo perché chi ascolta immagina la storia nella propria mente, e riflette sul suo significato e il suo valore; se poi ne ha tratto qualche insegnamento, è spinto ad agire per migliorare.
In questi anni abbiamo creato esperienze narrative per musei, parchi archeologici, associazioni, imprese. Abbiamo realizzato workshop dove si impara, sperimentando, a usare le tecniche di narrazione per comunicare le istituzioni culturali. Tutto questo aveva bisogno di apparire finalmente visibile e chiaro. Ecco perché abbiamo dato vita a un sito web che è figlio del nostro Magazine ma da lui distinto. Per fare chiarezza forse innanzitutto a noi stessi, prima che a tutti voi.
Andate a scoprirlo. È opera dei ragazzi di Dimensioni Creative che sono fantastici. Voi che ne dite?
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